The first edition of the ArchiMinimal Photo Challenge, the photographic team game promoted by ArchiMinimal Photography has successfully concluded. The participants have challenged the development of a very stimulating and complex theme:
Living the City – A journey through Time and Space
Nine participating teams have been working for a month on the assigned theme, with the need to create a portfolio where the power of the storytelling should result from a well-defined sequence of photographs. The qualified Jurors have scrupulously worked to evaluate all the nine submitted works, according to some very specific qualitative guidelines and analytical criteria. All this and much more to show in this first ArchiMinimal Photo Challenge!
According to the Jurors, TEAM 3 has ranked with its work the 2nd PLACE among the participants of the ArchiMinimal Photo Challenge.
Team 3 is composed by Claudio Manenti, Alessandra Bettoni, Elvira Pavesi, Roberto Rognoni, Fabio Natta and Giulio Montorio. They have submitted a work consisting of 9 photographs, combined with by the following introductory text:
Abbiamo scelto di svolgere il tema utilizzando la chiave interpretativa del TEMPO DELLA VITA. Il portfolio vuole raccontare il ciclo vitale che gli esseri umani compiono, rappresentandone le situazioni che ciascuno di essi incontra nelle diverse età della vita, ambientandole nei luoghi urbani che caratterizzano le principali fasi del vivere umano.
Tuttavia, traendo ispirazione da una famosa citazione di Woody Allen “La vita al contrario”, abbiamo voluto interpretare la METAFORA DELLA VITA immaginando di cominciare il cammino ed il nostro racconto fotografico dal momento in cui la vita sta per finire: il luogo che comunemente rappresenta l’epilogo del cammino terreno diventa invece il luogo dove tutto ha inizio, in un percorso “a ritroso” che culmina nei luoghi e nell’età della nascita che diventano quelli dai quali abbandoni questo mondo.
Please have a look to the beautiful work submitted by TEAM 3! Congratulations!
“La metafora della vita” – La vita al contrario – Woody Allen
“Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così il trauma è bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno. [Un uomo anziano si accinge ad uscire da un cimitero, avviando così il suo percorso di vita a ritroso] Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. [Una donna in età da pensione sosta davanti ad un bancomat ove attinge risorse per affrontare al meglio la sua fase della vita] Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono. Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro. Lavori quarant’anni finché non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa. [Il passo sostenuto e la concentrazione del businessman, l’opulenza del carrello pieno all’uscita del supermercato simboleggiano la consapevolezza e l’agiatezza dell’età matura] Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare. [Nella fase della giovinezza, corpo e cervello rispondono prontamente alle sollecitazioni esterne, si sperimentano i piaceri della carne e quelli dello studio] Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finché non sei bebè. [Si torna bambini, l’età della completa spensieratezza vissuta nei luoghi dell’infanzia] Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene. Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni. E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo”. [Prima di abbandonare il mondo si vive in totale serenità nel luogo più accogliente che mai sia stato conosciuto]
The Juror’s review:
2nd Place
TEAM 3 – Portfolio: La metafora della vita (9 photos)
“Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così il trauma è bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno.”
Un incipit meraviglioso quello di Woody Allen, scelto come filo conduttore tematico, che non tradisce concettualmente e visivamente nel portfolio classificatosi secondo, il desiderio di ribaltare l’ordine naturale del ciclo vitale. Un percorso a ritroso, che vuole sfidare l’osservatore a ricostruire le tappe situazionali in cui si ritrovano le persone, sia all’interno degli spazi urbani che nei diversi stadi della propria esistenza. Partendo da uno scorcio cimiteriale e terminando in una scena carica d’attesa, il portfolio della Squadra A, contiene dall’inizio alla fine, edifici ritratti come “istituzioni”, in grado di sancire le fasi di crescita e sviluppo individuale e sociale. Una scuola, una Chiesa, un negozio, una banca, un probabile chiostro, diventano “determinanti” discorsive e spaziali. Non mere strutture architettoniche quindi, ma angoli di città che connotano la vita delle persone nelle loro azioni quotidiane e nelle diverse età. Edifici che diventano significanti strutturali in un portfolio che ha saputo far centro per: originalità, continuum tematico della serie proposta, un ridotto numero di foto, ed un bianco e nero significativo, rappresentato in armonica aderenza al titolo e con una cifra stilistica coerente per forma e presentazione.
Congratulazioni a: Claudio Manenti Alessandra Bettoni Giulio Montorio Roberto Rognoni Fabio Natta ed Elvira Pavesi
Our compliments to Team 3 for this valuable achievement. – The Jurors: Anna Rita Rapanà, Edmondo Di Loreto, Lorenzo Linthout Capirossi, Andrea Rossato
ArchiMinimal Photo Challenge
Team 7 – Space Time – 1st Clasified
Team 3 – La metafora della vita – 2nd Classified
Team 12 – Incontri metropolitani – 3rd Classified
Team 10 – A working day in the life of George – 4th Classified – Jurors’ Pick
Team 9 – Il viaggio: Spazio nel tempo – 5th Classified
Team 4 – Come è bella la città – 6th Classified
Team 11 – A day in the life of… – 7th Classified